lunedì 30 maggio 2011

Un week difficile

Non è stato un week facile, e non sono riuscita a scrivere niente, per cui, se ci riesco adesso, scriverò i miei pensieri così come mi vengono in mente...e se sono troppo sconnessi non farci caso mio blog.
Giovedì notte Idem è dovuto partire di nuovo per Bari, dove la madre è stata operata al cuore diversi giorni fa. C'era con lei mio cognato ma era dovuto tornare in Calabria perchè mio suocero si era sentito male. Giovedì notte hanno ricoverato anche lui. Ora sembra che stiano meglio entrambi.
Sono preoccupata perchè voglio bene a entrambi i miei suoceri, e non è facile sapere che stanno male in due ospedali diversi e in due regioni diverse.
Allo stesso tempo però mi sento in colpa perchè mi accorgo che vivere in casa solo con i bambini mi fa stare bene, più tranquilla. Sono tre notti che dormo come non mi succedeva da mesi. Lo so, mi sento una stronza a dire che "sto bene senza di lui" in questo frangente, ma sto cercando di scindere le due cose. D'altronde è quello che sta cercando di fare anche lui. Ieri mi ha detto che sta pensando molto a noi in questi giorni, che se voglio cercherà una casa ( se voglio), che non possiamo continuare a farci del male e a stare nervosi tutte le volte che rientra a casa, che i bambini ne risentono...che, che, che.....
Io so solo che sto male quando mi dice al telefono che gli mancano i bambini e sto peggio quando i bambini non fanno che chiedermi "quando torna papà?? Ma son tanti giorni!!", anche se in realtà con oggi sono solo 5 giorni. Come faccio a dir loro che potrebbe star via per molto più di 5 giorni?? Forse per sempre??
E' un papà fantastico e i bambini lo adorano. Lui è sempre presente.
La mia amica non fa che ripetermi che dobbiamo separarci, che dopo staremo meglio, che mi sentirò più libera...Ma "libera" di fare cosa??? Di mangiare regolarmente? Di dormire bene? Di avere un'altra storia? Di cosa?
Io sopravvivo anche senza tutto questo!
La verità è che quando si hanno dei bambini "liberi" non si è mai!
E soprattutto non ci si sente "liberi di farli soffrire"!

Ma non esiste un modo per separarsi e riacquistare serenità senza che i figli o il genitore che se ne separa ci soffrano così tanto?? Esiste un modo per attutire questa cosa il più possibile?? Si cercano due case vicine?? Si cena insieme il più possibile?? Si lascia che il padre li continui a portare a scuola tutte
le mattine e trascorra con loro tutte le sere che può??
O si continua a "convivere civilmente" (se si può) per anni??
Se tra i genitori proprio non va, esiste un modo per dare "continuità" a una "famiglia"?? Lo so che con i genitori divisi non è più "famiglia", ma non lo è più anche se i genitori vivono ancora insieme ma a stenti si parlano...
Se qualcuno ci è riuscito mi dica come si fa!

Se c'è un modo di annullare i sensi di colpa, fatemelo sapere....

Ps: venerdì è mancato il padre della mia più cara amica, un'ora prima di andare in pizzeria per la festicciola di mio figlio. Lo conoscevo da anni. A 82 anni amava ancora andare al largo a pescare. Lei e il marito ovviamente non sono venuti ma mi hanno chiesto di portare comunque i loro bambini e di far finta di niente. Suo figlio grande è il miglior amico di mio figlio da sempre, e lei voleva che si divertissero. Non c'era neanche Idem, è il primo compleanno che si perde. E' stato difficilissimo far finta di niente...ma ci sono riuscita.
Forse sono più forte di quanto penso...