Visto che in questi ultimi giorni riesco a scrivere solo "de profundis"
che non mi va di pubblicare, ho deciso che per un pò
sarò una "blogger pigra", come dice la mia amica Stima di danno, e pubblicherò
solo poesie, canzoni o qualsiasi cosa mi eviti di pensare...
Se poi, però, cambio idea, e vi ritrovate un post "dei miei"...non vi stupite:
l'ho già scritto che la mente fa strani pensieri...
ma poi ti riporta dov'eri...
Questa è una poesia che ho sempre amato....
E' di Pablo Neruda.
che non mi va di pubblicare, ho deciso che per un pò
sarò una "blogger pigra", come dice la mia amica Stima di danno, e pubblicherò
solo poesie, canzoni o qualsiasi cosa mi eviti di pensare...
Se poi, però, cambio idea, e vi ritrovate un post "dei miei"...non vi stupite:
l'ho già scritto che la mente fa strani pensieri...
ma poi ti riporta dov'eri...
Questa è una poesia che ho sempre amato....
E' di Pablo Neruda.
Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.