mercoledì 5 ottobre 2011

Ai figli.



Ogni volta che gli dici ciao papi lo guardo morire di gioia...
...e muoio un pò anch'io, ma di tristezza.
Non vorrei mai rubarvi l'infanzia.
Non sarebbe giusto! Che diritti ho?
Ma poi mi guardo intorno e vedo che dividiamo
la stessa casa, ma mai la stessa stanza...
lo stesso letto ma non la stessa vita...
la stessa cena, ma non allo stesso tavolo ( a volte)...
solo voi figli con lo stesso amore...
Se un giorno leggerete queste pagine non odiatemi.
Io ho fatto di tutto, ma c'è un muro oltre cui le parole non vanno.
Anche il vostro papà vorrebbe buttar giù quel muro, ma non può. 
Non ce la fa.
Ha smesso di ascoltare, di amare, di sentire...
Perchè? Non so. Lo chiederete a lui. Forse a voi risponderà.
Siete due bimbi splendidi e spero solo di riuscire a farvi avere
la serenità che meritate.
So che avrete tanto dalla vita: gioie, tristezze, conquiste e sorprese...e so 
che io e papà saremo lì, sempre, a guardarVi e a sostenerVi...e 
poco importa se non ci sarà modo di
guardarCi e sostenerCi.

Vi amo.
Mamma.

17.09.11: l'incipit. E poi...quanto può far pensare il guardare una foto...