lunedì 20 giugno 2011

In response to...

@ Elena: mia cara ragazza, ieri sera il tuo commento al post precedente mi ha scatenato un turbinio di pensieri e si è aperta una diga che non sono più riuscita a fermare. E non solo per quel "ti voglio bene" che non mi arriva più da chi mi è vicino, ma da una persona come te, lontana centinaia di chilometri e che ha imparato a conoscermi negli ultimi mesi.
Non finirò mai di ripeterlo che l'amicizia virtuale è importante al pari di quella reale, nè quanto questo blog e i vostri commenti mi abbiano aiutata in quest'ultimo anno.
E anche cambiata, in alcune cose.
Avrei voluto scriverti una mail per risponderti, ma poi ho preferito "buttar tutto" in un post, così mi rimane più impresso.
Ecco, ora mi commuovo di nuovo ma ti voglio rispondere! Tu sai molto di me e credimi se ti dico che io non sono proprio il tipo che "rinfaccia", e se ho da rimproverargli qualcosa lo faccio sempre quando i bambini non ci sono o quando dormono. Per quanto mi sia sforzata di non coinvolgerli, nell'ultimo anno mi sono accorta di non esserci riuscita come avrei voluto. Ci sto ancora malissimo per questo! Ma loro recepiscono, non c'è niente da fare, si può solo cercare di spiegargli nel modo più semplice il perchè di alcune cose che accadono, anche quelle che noi non ci spieghiamo. Loro mi hanno vista star male, mi hanno vista saltare la cena per settimane...non ci vedono abbracciarci da mesi...lo sanno che qualcosa non va.
Però ti sbagli quando dici che lei a 7 anni non si accorge che in casa faccio tutto io, loro lo vedono eccome: mio marito li porta a scuola la mattina, gioca con loro la sera anche se è stanco morto, li coccola e li copre di baci, soprattutto la piccola (e non mi vergogno di dirti che per un periodo ho persino "invidiato mia figlia". E' allucinante ma è così. Ed è questo il motivo per cui non posso e non voglio fare nessun passo indietro.
Ne và della mia sanità mentale, credimi).
Io bado alla casa, faccio la spesa, fino allo scorso anno lavoravo pure, preparo il pranzo e la cena, li vado a prendere a scuola, li porto in piscina o a danza, poi li aiuto a fare i compiti, o li porto dagli amichetti, gli asciugo i capelli dopo la doccia (ora che sono grandi, prima gli facevo anche la doccia) e li metto a letto. Tutto questo senza mai pretendere un aiuto pratico da parte sua, che comunque lavora tutto il giorno.
Ma quando i bambini sono addormentati e restiamo soli pretendo un briciolo di considerazione o una parola affettuosa a prescindere da quanto ho "guadagnato" e a prescindere dalla "varietà del menu" a cena!!
E' facile pretendere la colf la mattina, la chef per i pasti, la tata il pomeriggio e la..."disponibilità la notte"!!
Per avere tutto questo bisogna essere disposti a dare...almeno qualcosina in cambio!
E non parlo di cose materiali, io non amo niente di materiale.
Io non ce la faccio più ad essere tutte quelle cose insieme...
Purtroppo sono solo una semplice moglie...
Punto.

Ps: ecco, mò mi sono sfogata...
Mi ascolto questa per copiare un pò...ma solo un pò... :-)