lunedì 16 aprile 2012

Primo campo-scuola

Ehi, ma hai visto con che faccia è partito stamattina?
Era strafelice e tutto sicuro di sè, manco dovesse guidarlo lui il pulmann. Ma ti sei accorto che alle 6.45 già faceva colazione?
Ci hai sentiti che ridevamo perchè mi prendeva in giro?
"Mamma, oggi puoi fare quello che ti pare tanto non devi cucinare a pranzo".
"Mi raccomando, mandami almeno un sms quando arrivi".
"Mamma, ma di che ti preoccupi?? Vado solo in Campania, mica dall'altra parte del mondo"
"Lo so, ma mi mancherai e poi voglio sapere come và"
"A mà, sono solo 3 giorni".
Eh...
Sono riuscita a fargli portare il telefono ma so che lo terrà rigorosamente spento fino a stasera. Così gli ha detto il professore. Sai che non sono una mamma-chioccia e lo mando dappertutto da quando è piccolo, ma un campo-scuola è un'altra cosa. Chissà come se la cava...
Io sono un pò in ansia, e te?
Lo so che te sei più tranquillo e che pensi che è un ragazzino maturo.
Lo so com'è, l'ho cresciuto io, ma sono comunque un pò agitata.
Dici che si ricorda di accendere il telefono stasera?
Ma hai visto che mi ha abbracciata e ha pure baciato la sorella prima di uscire?
Lo sai che lei ha quasi pianto quando ho chiuso la porta??
Poi mi ha chiesto: ma posso guardare la tv in camera sua in questi giorni??
Ha ragione Andrea: è un' adorabile streghina!

Ecco, in questa pseudo-separazione che stiamo vivendo in casa (e che non è nè carne nè pesce) la cosa che forse mi manca di più è questa: non poter condividere con te le emozioni per ciò che fanno i figli.
Quanto mi manca...