lunedì 25 giugno 2012

Il saggio di danza (e post-saggio)

Ieri sera c'è stato il tanto agognato e temuto saggio di fine anno al teatro Brancaccio, per il quale si erano tanto preparate.


Ansia e stress per le mamme, gioia ed emozione per loro.
E tu, mia piccolina, che trovandoti su quel palco di fronte a tanta gente sembravi all'inizio sperduta, ci hai messo un attimo a scioglierti in un sorriso che ti è rimasto fino alla fine. 
Sono certa che sia stata una bellissima esperienza per te, anche se è finita che ti sei emozionata più di tutto per i fiori che ti ha consegnato tuo fratello (e non sai quanto mi ci è voluto per convincerlo!).
Stamattina non parlavi d'altro.
Vivi in totale adorazione di questo fratellone un pò scontroso con te.
Vederti così ha emozionato anche me e non sono riuscita a tener fermo il telefono per immortalare quel momento.


Il tuo papà ha staccato prima e ha fatto le corse per venirti a vedere, anche se questo ha significato perdere un'importante partita della nazionale (un pò è dispiaciuto anche a me, però). Abbiamo fatto in tempo a vedere i rigori in un bar (fichissimo!) e mi sono allontanata solo quando ho visto come ti "stropicciava" dopo che l'Italia aveva vinto.


Il ritorno a casa è stato un pò più lungo, visto che ci siamo incanalati (per suo volere) nel traffico "dei festeggiamenti" (gli italiani col calcio sono incredibili. C'era un tale casino in centro e la polizia ovunque).
Per un attimo in macchina ho pensato che sembravamo una famiglia normale, se non fosse che, in una  famiglia normale, quando il papà mette su una canzone che "ricorda un noi lontano" la mamma si gira e lo bacia.
Nella nostra "famiglia" non è più così...
Gran bella serata comunque...