ieri sera mio marito è tornato a casa con questi due libri: sono due vecchissime edizioni (1930 e 1946) di un autore inglese. Sono bellissimi: vecchi, spaginati e con quell'odore di stantio tipico delle piccole librerie.
Ce li aveva un suo amico in macchina e lui gliel'ha praticamente sottratti.
Ma il regalo, per me, non è tanto cosa mi ha regalato ma come me lo ha regalato.
"Perchè li hai presi?" gli ho chiesto.
Risposta: "Perchè ho immaginato il tuo viso quando li avresti visti...Sapevo che ne saresti stata felice!"
Sono rimasta senza parole! Me n'è fregato zero dei libri, perchè questa è una delle cose più belle che mi abbia detto da molto tempo...
Non riuscivo a distogliere lo sguardo dai suoi occhi...che mi guardavano (e questo non è un racconto!)
E io...beh, lo so che qui ci sarebbe voluto un bacio...ci sarebbe stato proprio bene...ma non mi veniva...
Giuro che non mi veniva...
Me lo ha dato lui...ma non è lo stesso...
Mi sono un pò odiata... non ci posso fare niente.
Scusami...se mai leggerai...ma adesso ho proprio paura...non voglio tornare indietro.
Abbi pazienza tu...per un pò...
Lo vuoi sapere come mi sento, mio blog?? Te lo ricordi il piano inclinato che ho già citato in un post??
Non è niente al confronto! Ora mi sento come una pallina da ping-pong!
Me sa che non ce la posso fare...
Tu non me lo chiedere oggi se sono felice...ho persino paura di cosa ti risponderei...
Io devo fare un piccolo passo per volta con lui, non mi posso più permettere
i grandi slanci...
Almeno finchè non so che cosa vuole davvero!
"Giustamente..."
Ps: son due giorni che mi risuona in testa questa canzone...
Ora la metto in questo post!
Unthought Known - Pearl Jam