giovedì 9 settembre 2010

I love scuola pubblica...

I love Scuola pubblica.
Ho letto questo su un blog, in un quadratino con il cuore, ma non ricordo quale blog fosse.
Ricordo d'aver pensato "lo voglio anch'io, ma non so come si mette": beh,oggi che la tristezza e la nostalgia hanno lasciato il posto a una totale incazzatura con la scuola pubblica,non voglio piu' nessuna scritta.
Almeno finche' non avro' metabolizzato questo pomeriggio,se mai ci riusciro'.
Oggi e' stata una giornata di riuniuni sia per le medie che per le elementari, e se per Scienziatino sono soddisfattissima della scuola, della classe e dei professori, per la Stellina non posso dire lo stesso. E' in una classe a tempo pieno, come avevo richiesto, pero' ci sono solo 3 maestre che gestiscono sia la sua classe che una classe a modulo.
Non solo: ci sono 5 bambini che dalla classe a modulo si sposteranno per 4 gg a settimana nella classe a tempo pieno di mia figlia. Anche questi bambini hanno richiesto il tempo pieno ma siccome la classe a modulo non era completa hanno pensato bene di aggiungere 5 piccoli pendolari.
Al ritorno dalle riunione ero cosi' nervosa che mi e' venuto da piangere pensando che non riesco a garantire a mia figlia neanche la meta' della professionalita' che invece ha avuto il fratello. Lui ha avuto maestre fantastiche che purtroppo sono andate in pensione e sapevo che nessuna avrebbe retto il paragone, ma cosi'...e' come se facesse parte non di una classe ma di un esperimento. Perche' e' di questo che si tratta: di una classe sperimentale. Penso a mia figlia che non avra' un programma didattico garantito. Come si fa a seguire in tre mastre due classi cosi' diverse negli orari? Come si fa a far combaciare i programmi?
Dicono che la mattina svolgeranno la didattica regolarmente e il pomeriggio faranno una didattica in modo "ludico". Ma che significa? Che in pratica non faranno nulla? Se cercavo ludicita' me la portavo al parco il pomeriggio. La scuola deve garantire stabilita',conoscenza e apprendimento...nel modo piu' indolore possibile.
Penso anche a questi 5 piccolini, che la mattina stanno in una classe con degli amichetti e, mentre questi proseguono le lezioni fino alle 13.30, loro preparano lo zaino per andare a mensa e poi spostarsi in un'altra classe...con altri amichetti.
Ovvio che la didattica sara' rallentata.
Le maestre faranno quello che possono ma pure loro hanno le mani legate.
" Non c'e' piu' compresenza" sento dire..." manca il personale"...."colpa dei tagli alla scuola di quest'anno"...
Ma questi tagli,dico io, devono proprio partire dalla scuola? I nostri bambini non sono forse il futuro del nostro paese?
O forse che solo alcuni bambini, cioe' quelli che possono permettersi scuole costosissime, e poi universita' blasonate, forse che solo quei bambini sono il futuro?
O forse meglio dire: solo quei bambini hanno un futuro?
Se di tagli si ha bisogno, perche' non partire togliendo qualche euro a ogni singola SEDIA che riempie i palazzi che contano? Si rimedierebbe un bel gruzzoletto,suppongo.

Mi rifiuto di credere che si cerca di dirottarci tutti verso il privato e mi ostino invece a pensare che siamo in un paese in cui l'istruzione conta ancora qualcosa e si dovrebbe percio' garantirla a tutti...per lo meno a 6 anni.

Un paese che risparmia sull'istruzione e' un paese miserrimo.

Beh,avevo proprio bisogno di uno sfogo!